venerdì 20 novembre 2015

Aspiranti campanari SGB Desio

Corso per piccoli campanari  Sabato 28 novembre ore 16, prima lezione del mini corso gratuito per bambini per imparare a suonare le campane. Organizza il Gruppo Campanari "Tocchi e Rintocchi" in collaborazione con BracciAperTe, presso Sagrato Chiesa San Giovanni Battista - via Di Vittorio 18.

Corso per imparare a suonare le campane

  • dove: Sagrato Chiesa San Giovanni Battista - via Di Vittorio 18
  • quando: Inizio: 28/11/2015   fine: 28/11/2015
  • orario: 16

 Prima lezione del mini corso gratuito per bambini per imparare a suonare le campane organizzato dal Gruppo Campanari "Tocchi e Rintocchi" in collaborazione con BracciAperTe

giovedì 19 novembre 2015

Sosteniamo "dolcemente" il gruppo sportivo SGB

Sabato 21 e domenica 22, in occasione delle Sante Messe, sarà possibile sostenere il gruppo sportivo dell’oratorio acquistando fuori dalla Chiesta squisite torte fatte in casa da mamme della nostra comunità.

Grazie a queste forme di autofinanziamento il gruppo sportivo riesce a dare la possibilità a tanti ragazzi del nostro quartiere di praticare sport secondo sani e autentici valori a un costo veramente irrisorio e sostenibile anche da chi ha difficoltà economiche. Ecco perché è importante sostenerlo!
contatta il gruppo sportivo tramite il nuovo sito della Parrocchia www.sgbdesio.it

martedì 10 novembre 2015

SAVE THE DATE: il cdq sangiovanni porta in scena Max Vergani con "diossina 2.0"

Il Comitato di Quartiere San Giovanni presenta lo spettacolo teatrale


un progetto civile di Massimiliano Vergani

Venerdì 27 novembre 2015
c/o la Casa dei Missionari Saveriani
Desio, Via Don Milani - ore 21.00
INGRESSO LIBERO






diossina 2.0
Seveso, dall'Icmesa alla Pedemontana

di Massimiliano Vergani



A volte basta un attimo per scordare una vita,
ma alle volte non basta una vita per scordare un attimo.

Jim Morrison


sinossi


“Questa è una storia di fantasmi. Entità quasi indefinite e molto potenti.
Questa è una storia di mezze verità. Cose mai svelate. Mostri.
Questo è un film horror della peggior specie. Un film nel quale si conosce sin da subito l'assassino, ma nessuno, proprio nessuno, ha il coraggio di rivelarlo.
Questa, in ogni caso, è una brutta faccenda. Che dura da quarant'anni”.

Incipit, diossina 2.0



“diossina 2.0” non è l'ennesimo racconto sul disastro dell'esplosione dell'Icmesa nel 1976, ma racconta il “dietro le quinte” di una brutta vicenda, purtroppo tornata di stretta attualità in seguito al progetto dell'Autostrada Pedemontana lombarda, che dovrà passare sullo stesso territorio già martoriato molti anni fa.

Negli anni è stato scritto e detto tantissimo sul disastro di Seveso: libri, documentari, film, pure spettacoli teatrali. Molto è stato detto, non tutto però. Nessuno ha mai messo in fila, in modo semplice, “raccontabile”, tutti i pezzi di un puzzle che trasferiscono una verità molto più oscura e inquietante di quella che è passata attraverso i mezzi di informazione.

Lo spettacolo è sostanzialmente un'inchiesta che ricostruisce ruoli, responsabilità e scenari che stanno nascosti fra le pieghe del dramma dell'Icmesa e che, oggi, vengono riproposti a causa del progetto dell'Autostrada.

“diossina 2.0” è un progetto “civile”, un monologo drammatico e documentato. Una frustata per le coscienze, una storia in cui, purtroppo, tutto è realmente accaduto. In una delle zone più ricche ed avanzate d'Italia.

Non è una vicenda locale, perché Seveso '76 è stato il più grave disastro industriale italiano della storia. Tristemente noto in tutto il mondo.





“Questa storia era dentro di me da tanti e tanti anni. L’ho marginalmente vissuta da bambino e quelle sensazioni, quei ricordi non mi hanno mai abbandonato. Cercavo un modo per raccontarla e ora credo di averlo trovato”.

“La mia versione di questa brutta storia è scritta per essere ‘raccontata’, soprattutto ai più giovani, nell’arco di poco più di un’ora, quindi non approfondisce alcune delle tematiche pur importanti legate al disastro della diossina del 1976, che avrebbero sicuramente arricchito di drammaticità il testo, ma lo avrebbero reso meno fruibile, meno incalzante. Ho scelto un taglio molto preciso, che lega il disastro di quasi quarant’anni fa alla cronaca di questi giorni ed ho raccontato ciò che ho ritenuto più funzionale alla completa comprensione di una vicenda per certi versi inquietante. Il mio è un ‘monologo civile’ che spero possa tener viva la memoria di ciò che è stato e che purtroppo ancora è. Dimenticare il passato è il peggior modo di andare incontro al futuro, e nel mio testo questo aspetto emerge in tutta la sua meschinità”.

“Diossina 2.0 – Seveso, dall’Icmesa alla Pedemontana” è una frustata. Che non viene dalla mia fantasia, ma dalla cruda realtà dei fatti”.

MV